L’Echinacea: la pianta che si prende cura delle nostre difese.
In questo articolo andremo ad approfondire i principali usi di questa meravigliosa pianta tra le più utilizzate nel mondo erboristico: è ottima nei mesi invernali perché supporta le nostre naturali difese dell’organismo, assiste la funzionalità delle nostre vie respiratorie superiori, oltre che avere proprietà per prevenire e contrastare cistiti recidivanti e… molto altro ancora!
Storia e tradizione dell'echinacea
L’Echinacea è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Il suo nome deriva dal greco “echinos”, che significa “riccio”, forma che richiama l’estetica del fiore.
L’echinacea fu scoperta grazie ad un’attenta osservazione da parte degli indiani d’America, che videro come gli alci malati erano soliti ruminare i fiori della pianta, così la chiamarono “Elk Root”, letteralmente “radice dell’alce”. Gli indiani la cominciarono ad utilizzare per combattere il mal di gola, la tosse, come analgesico e credevano che avesse poteri soprannaturali per contrastare i veleni di serpente.
Proprietà e Benefici dell’Echinacea
Le specie più utilizzate nei rimedi erboristici sono tre: Echinacea angustifolia, Echinacea pallida, Echinacea purpurea. La parte utilizzata sono le radici ottenute da tutte e tre le specie, ad eccezione dell’echinacea purpurea della quale si può utilizzare l'intera pianta.
Le tre specie contengono in quantità variabile importanti principi attivi che lavorano sinergicamente per donare le spiccate proprietà immunostimolanti, antinfiammatorie e antivirali che caratterizzano l’echinacea. Ricordiamo:
- Alchilamidi
- Polifenoli
- Derivati dell'acido caffeico (acido cicorico, acido clorogenico, echinacoside)
- Glicoproteine e polisaccaridi (arabinogalattani ed arabinoxilani)
- Oli essenziali
Le glicoproteine e i polisaccaridi contenuti nella pianta conferiscono importanti proprietà adattogene immunostimolanti: ciò vuol dire che l’echinacea ha la facoltà di stimolare le difese del sistema immunitario in determinate condizioni di stress, aumentando la capacità di combattere malattie ed infezioni di vario tipo (raffreddori, bronchiti, tonsilliti) andando a stimolare la fagocitosi ed altri importanti difensori endogeni. Viene utilizzata molto nei mesi invernali e nei cambi di stagione per il supporto delle nostre vie aeree superiori, sia come prevenzione che per la profilassi.
Il contenuto di polisaccaridi e di alchilamidi conferiscono invece un’attività antiinfiammatoria. Gli alchilamidi in particolare hanno dimostrato di avere un’attività che inibisce la ialuronidasi, quest’azione aumenterebbe la densità del gel interstiziale rendendo più difficile la penetrazione dei patogeni. L'attività antiflogistica è data anche attraverso l’inibizione della ciclossigenasi e della 5- lipossigenasi, entrambi enzimi che sintetizzano i mediatori chimici dell’infiammazione.
I derivati dell’acido caffeico giocano un importante ruolo antiossidante, andando a inibire la ialuronidasi, riducono i danni al collagene causato dai radicali liberi.
Inoltre, a livello topico si è visto interessante l’uso dell’echinacea nelle scottature e infezioni topiche come eczemi, leggera acne, cicatrizzazioni, e può anche essere un buon alleato anti-age.
Echinacea purpurea e angustifolia: differenze
La varietà Purpurea sembra aver rivelato un’attività più immunostimolante, dato che aumenta la citotossicità dei macrofagi e stimola la produzione di citochine. Inoltre, si è dimostrata essere antivirale, perché interferisce con l’ingresso del virus nelle cellule. Secondo alcuni studi è stata riscontrata l’efficacia contro Haemophilus influenzae, patogeno associato a otite, bronchite cronica e polmonite, si è visto effettivo anche contro il virus dell’Herpes simplex.
L'Echinacea Angustifolia sembra aver dimostrato in vivo un’attività antiinfiammatoria, proprio grazie alla presenza nella pianta di polisaccaridi e alchilamidi che hanno effetti inibitori sulla ciclossigenasi e sulla 5-lipossigenasi, bloccando la produzione di prostaglandine e leucotrieni, molecole importanti nel processo infiammatorio. E. Angustifolia sembra essere efficace nel contrastare la micosi da Candida albicans e in cistiti recidivanti.
Come si può utilizzare l'Echinacea?
L’echinacea si può trovare in commercio in entrambe le varietà o singolarmente. È reperibile in varie forme: come estratto secco della radice, adatto per decotti, infusi e compresse, si può trovare tinture, estratti alcolici, succhi, creme.
In base all’utilizzo e alla comodità, si può preferire una forma piuttosto che un’altra. È sempre preferibile chiedere al proprio erborista di fiducia.
Precauzioni d’uso:
- Può dare problemi a persone allergiche alle asteraceae
- È da evitare in pazienti con malattie autoimmuni
- Evitare l’assunzione di echinacea con farmaci e sostanze quali: farmaci immunosoppressori, corticosteroidi, antitumorali, paracetamolo, midazolam, econazolo, caffeina
- Per qualsiasi dubbio chiedere al proprio medico di fiducia.
Per quanto riguarda l’utilizzo in gravidanza, non ci sono studi sufficienti che sostengono di evitarla durante lo stato interessante, ma l'estrema precauzione suggerisce di astenersi, e soprattutto di chiedere consiglio medico.
Per riassumere
- Origine: nord America e Messico
- Famiglia: Asteraceae
- Specie più utilizzate: Echinacea angustifolia, Echinacea pallida, Echinacea purpurea
- Parti utilizzate: radici e parti aeree
- Usi:
- Raffreddori, affezioni alle vie aeree (tosse, tonsilliti, bronchiti), febbre.
- Come preventivo ai mesi invernali e cambi di stagione, perché adattogeno immunostimolante
- Per cistiti, per candida
- Favorisce guarigione di ferite, scottature, acne.
- Controindicato in: malattie autoimmuni, neoplasie, e con l’assunzione di farmaci con i quali potrebbero interagire modificando il metabolismo.