Red Chestnut, fiore di Bach n°25 Di Leo

N25

Usi in floriterapia: iperprotettività, legami simbiotici e di controllo con i propri cari, attaccamento eccessivo, immaturità affettiva.

Nome botanico: Ippocastano Rosso (Aesculus Carnea L.)
Estrazione: Bollitura; diluizione originale 1:240.

Comportamenti tipici del soggetto Red Chestnut:
• Non riuscire ad addormentarsi se i figli non sono rincasati.
• Carattere geloso e possessivo.
• Controllare sempre il telefonino.
• Lasciare accesso il cellulare di notte.
• Continua esortazione degli propri cari alla prudenza.
• Eccesso di controllo sui propri cari, arrivando anche a spiarli.

Flacone da 10ml

11,80

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Maggiori informazioni su Red Chestnut, fiore di Bach n°25 Di Leo

Fiore di Bach Red Chestnut (Aesculus carnea L.): a cosa serve in floriterapia

  • Ansia di chi è sempre preoccupato che ai propri cari succeda qualcosa.
  • Iperprotettività dei genitori verso i figli.
  • Legami simbiotici con i propri familiari
  • Pensieri negativi e immaginazione di incidenti o di morti.
  • Immaturità affettiva e attaccamento ai propri cari

Per chi è indicato

Red Chestnut è il fiore per le persone che, spesso a causa di uno choc pregresso, hanno sempre paura che alle persone a cui vogliono bene succeda qualcosa.

In floriterapia viene consigliato per un tipo di paura specifico, quello di chi si immedesima troppo nella vita degli altri e soffre quando teme che possano trovarsi in situazioni difficili.

Il soggetto “red chestnut” ha bisogno di “tagliare il cordone ombelicale“, è stato lasciato dal partner, oppure vuole lasciarlo ma non riesce. Come genitore invece, ha investito tutto sui figli.

Questo rimedio floreale è utile a chi è cresciuto con un solo genitore, al momento dello svezzamento, dopo il lutto di una persona vicina, o quando si vive lontani dalla famiglia per lunghi periodi.

Chi utilizza Red Chestnut desidera vedere i propri cari come persone autonome ed è alla ricerca di una maggiore maturità affettiva personale.

Bambini

Red Chestnut è consigliato per tutti i bambini dopo la nascita, durante lo svezzamento, e per i bimbi molto attaccati ai genitori o a fratelli e sorelle minori.

É adatto ai bambini che iniziano l’asilo o la scuola, a quelli che cercano sempre la mamma e che si preoccupano molto e piangono quando la mamma (o il papà) sta male.

In floriterapia viene consigliato ad esempio ai bambini che stanno alla finestra aspettando il ritorno dei genitori, a quelli che non vogliono stare da soli a casa o che vogliono dormire nel lettone.

Come assumerlo

La posologia consigliata è di 4 gocce 4 volte al giorno, assunte sotto la lingua con almeno mezz’ora di distanza da cibo, dentifricio, sigarette e qualsiasi bevanda che non sia acqua.

Composizione

Ingredienti del fiore di Bach Red Chestnut: acqua, brandy, macerato di Ippocastano Rosso (Aesculus carnea L.) petali (corrispondenti allo 0,00025% della componente estrattiva).

Grado alcolico: 27% Vol.
Diluizione dei fiori di Bach originali 1:240.

Formato

Flacone in vetro soffiato da 10ml con pipetta contagocce.

Rimedi floreali sinergici a Red Chestnut

  • Agrimony, se c’è molta ansia.
  • Aspen, quando le paure non hanno cause concrete e sono di origine emotiva.
  • Honeysuckle, quando si fa fatica a staccarsi dal passato provando un eccessiva paura per gli altri.
  • Sweet Chestnut, per superare le situazioni di distacco con le persone amate.

Maurizio Di Leo, erborista e ricercatore, ama descrivere il suo laboratorio come “un gioiello tecnologico”.La sua professionalità e l’entusiasmo, unite alle attrezzature ad altissimo contenuto tecnologico e alla collaborazione di un’equipe scientifica di laureati in farmacia e biologia, gli consentono di produrre e distribuire prodotti artigianali di altissima qualità.Il percorso professionale di Maurizio Di Leo, uno dei maggiori esperti di fitoterapia italiani, inizia nel 1978 con il conseguimento del diploma universitario di erborista conseguito presso la facoltà di farmacia dell’università di Urbino.
Nel 1980 viene aperta l’Erboristeria Di Leo a Casalecchio di Reno (BO) .

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