Provo l’Erba della paura o Stackys Recta
Erba della paura o Stackys Recta
Premessa: questo è un post strano, lo sappiamo già.
Vi preghiamo di guardarlo solo per quello che è: un esperimento di erboristi, che provano una pianta insolita della nostra tradizione che perfino noi non conoscevamo, secondo l’uso folkloristico che se ne è fatto da sempre.
Quello che ci spinge è la curiosità e, ovviamente, il guardare all’uso di quest’erba con occhio critico, anche se “aperto”.
Quindi non prendeteci per matti
UN PO’ DI STORIA
Quest’erba è da sempre stata utilizzata in Italia, soprattutto nelle zone dell’Appennino Toscano, per “scacciare via la paura” dei bambini, ma anche degli adulti.
È un’erba selvatica che fa parte delle Labiate. La stessa famiglia della lavanda, del timo, dell’origano per intenderci.
Difatti è utilizzata anche per i fumenti come espettorante.
Per quanto riguarda il “lavaggio”, nella tradizione popolare si fa una vera e propria ritualità, che abbiamo documentato con foto:
si prepara un decotto con quest’erba in un pentolone di acqua.
Quando ha raggiunto una temperatura corretta, si mette in un catino.
La persona si mette all’interno del catino, non per forza nuda – va bene anche costume e magliettina.
Un’altra persona esegue delle spugnature su corpo, su testa, viso, braccia e gambe con il decotto, che ricade ovviamente di nuovo nella bacinella. Oppure si prende il decotto con un pentolino e si cola dalla testa lungo tutto il corpo (noi abbiamo fatto così).
La tradizione vuole che, se è presente della paura, si formino dei “grumi”, che vi mostro nelle ultime foto e nell’ultimo video.
Sempre la tradizione vuole che questa “segnatura” venga fatta da una persona esperta, che recita una specifica formula.
Noi non siamo né esperti e né abbiamo recitato formule, ma abbiamo mantenuto un atteggiamento serio e concentrato.
Sono sempre stata affascinata da questo tipo di tradizione popolare e di ritualità.
Quando ero piccola, mia nonna mi faceva passare il mal di testa con acqua e olio, mentre diceva non so cosa bisbigliando.
Io la prendevo in giro, voleva insegnarmi le parole la sera di Natale e non ho mai voluto, perché pensavo fosse una cosa stupida.
Ma, vi assicuro, me lo facevo fare quando mi doleva il capo e, cosa stranissima, il mal di testa passava.
Credo fosse per effetto placebo, o perché mi sentivo coccolata da lei, però funzionava davvero.
Ecco perché, in questo periodo così strano e terribile, che ci fa pensare davvero agli affetti più cari, ho pensato fosse il momento più adatto per provare per curiosità quest’erba.
I grumi si sono formati, e tanti.
Razionalmente penso possano essere delle sostanze mucillaginose precipitate a contatto con la pelle.
Eppure, questo lavaggio mi ha dato una sensazione di serenità e di benessere subito dopo averlo fatto.
Stanotte ho fatto tanti, tanti sogni strani e incasinati.
E comunque mi sono fatta una coccola, la pelle era anche più idratata
Oggi ho il secondo lavaggio e domani il terzo, perché in tutto sono tre.
E nulla, ho voluto condividerlo con voi, per farvi un po’ di compagnia